L'Italia Mensile

Israele non ferma la sua sete di conquista

di Ramona Castellino

Continuano i bombardamenti israeliani, sia sul fronte libanese che nella striscia di Gaza.

Come continuo è il lancio di razzi sia da parte di Hezbollah che di Hamas, a testimonianza che la resistenza c’è, ancora viva e combatte.

Se in Libano L’Idf intima i libanesi di allontanarsi dalle coste, a Gaza, Israele dimostra come “il diritto a difendersi” coincida con il terrorismo.

A Jabaliah e in altre zone al nord di Gaza continuano i bombardamenti e lo sfollamento dei civili.

Molti, troppi, hanno la memoria corta e assistendo alle immagini e ai video che provengono da Gaza, vediamo come il modus operandi di Israele ricalchi il famoso “Piano Generali” che fu proposto da generali in pensione come Giora Eiland subito dopo l’estate.

Il piano è molto semplice quanto terrificante e prevede l’imposizione di assedio al Nord di Gaza, obbligando de facto i civili a cercare una via di fuga nei corridoi umanitari.

Per chi non lo fa, la morte sotto le bombe sioniste è praticamente certa.

Se tutto questo non fosse di per sé già un atto osceno, il peggio deve ancora arrivare.

Bloccando gli aiuti umanitari verso il popolo palestinese de facto Israele mira a far morire di fame i civili sperando di ricattare in questo modo Hamas e sottometterlo.

Non siamo nuovi a questa ferocia sionista e non crediamo sia possibile, per quanto l’Occidente sia impegnato, attraverso media, a fare credere al mondo che questa guerra sia cominciata a causa dagli attacchi del 7 ottobre e cancellare così quasi 70 anni violenze, angherie e barbarie, giocando sempre la carta dell’antisemitismo verso chiunque affermi che in Medio Oriente il terrorismo c’è ed è quello di Israele.

Come in Italia che nel nome dell”antifascismo più stagnante, in assenza di fascismo, si sono compiute le azioni più ripugnanti e leggo più repressive, ora l’antisemitismo è l’unica bandierina da sventolare verso chi non sopporta più, l’arroganza, la cattiveria, l’intoccabilita un popolo imperialista e colonialista che attraverso bombe, proiettili, angherie di varia natura, ha cercato e cerca di cancellare un intero popolo.

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