di Ramona Castellino
È stata una notte di sangue per Gaza e Beirut.
La ferocia israeliana che si è abbattuta su Gaza ha preso di mira una scuola e una moschea dove si rifugiavano i civili della striscia. 26 morti e 93 feriti.
E ancora bombe su Beirut, tanta la brutalità di Israele da indurre Guterres dell’Onu a parlare di “violenza scioccante”.
Non abituati a ricevere critiche né tantomeno prediche, né a rendere conto del loro colonialismo sfrenato, i sionisti si risentono verso i paesi che appoggiano l’embargo per le armi ad Israele, tanto che Netanyahu alla nazione ribadisce che Israele ha il diritto di difendersi e parlando nello specifico di Macron, che vinceranno con o senza l’appoggio francese, la cui vergogna durerà a lungo.
Nel mentre Teheran è pronta per la rappresaglia sionista e qualora accadesse, ha già pronto un contrattacco con una lista di obiettivi da colpire avendo già dimostrato che sono in grado di colpire e radere al suolo qualsiasi posto.
In un mondo al contrario, in cui i feroci colonialisti, diventano esportatori di democrazia, dove massacrare donne e bambini è nel “diritto di difendersi”, dove chi resiste viene bollato come terrorista e dove chi è per la pace e libertà dei popoli è antisemita e anti Nato, noi sappiamo perfettamente da che parte stare.