L'Italia Mensile

Hezbollah: “Sarà una lunga battaglia”

di Ramona Castellino

Giornata tragica anche oggi per il Libano e per la striscia di Gaza.
Le truppe israeliane entrate in Libano lasciano al loro passaggio morte e distruzione.

A Gaza uccisi 19 civili in un raid israeliano nella ex scuola di Shejailaya vicino a Gaza City.
Intanto il presidente libanese Nabih Berri chiede all’Onu un corridoio umanitario per il milione di libanesi sfollati a causa degli attacchi.

Nel frattempo Hezbollah, colpito duramente, confuso e fiaccato dopo la morte di Nasrallah, promette comunque battaglia, pronto a combattere un’invasione da terra. Lo afferma il numero due del movimento di resistenza libanese, Naim Qassem, lasciato solo anche da Teheran che non invierà truppe a sostegno del paese amico. Anche le spoglie del martire Nasrallah probabilmente saranno portate in Iraq.

Nel pomeriggio gli Usa lanciano la notizia che l’Iran sta preparando un imminente attacco missilistico verso Israele, il quale farebbe probabilmente intervenire ancora più pesantemente gli Stati Uniti nella guerra contro il nemico comune.
Chi lo avrebbe mai detto.

Di pochissimi minuti fa la notizia rilanciata dell’IDF che rende noto che missili balistici sono stati lanciati dall’Iran verso Israele.

Dopo aver incendiato con una guerra per procura il cuore dell’Europa, spingendo per una guerra globale, gli Usa nel loro appoggio incondizionato nei mistici deliri di Israele, probabilmente troveranno nel Medio Oriente quella miccia tanto agonata per lo scoppio della Terza Guerra Mondiale, unico strumento per far sì che stati come quello americano e quello di Israele possano continuare a dominare il mondo intero, con il loro colonialismo feroce, bagnato con fiume di sangue dei popoli sovrani di tutto il mondo.

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