di Ramona Castellino
Sabato si è tenuto il primo congresso nazionale di SOVRANISMO POPOLARE.
Un grande successo in termini di partecipazione con una sala gremita e pregna sia di persone che di contenuti.
Tanti i relatori della giornata, che hanno affrontato temi, idee, proposte concrete per vincere il capitalismo 4.0, le tecnocrazie, il globalismo più spietato, l’imperialismo.
Ad aprire la giornata, il garante nonché il presidente di SOVRANISMO POPOLARE, il Professore e Maestro di diritto Carlo Taormina, guida istituzionale, ma soprattutto uomo libero, paladino di giustizia e libertà.
E proprio il tema della giustizia è stato affrontato, sviscerandone i problemi, le anomalie, le controversie, le ingiustizie e le disumanità, grazie anche al lavoro e alle testimonianze dell’avvocato Nicola Trisciuoglio e dell’avvocato Guendalina Chiesi paladini nei Tribunali per la dignità umana nel mondo carcerario.
E proprio del sovraffollamento e delle condizioni dei detenuti in Italia, dei tanti, troppi “suicidi” di chi è in mano allo Stato che parla Nadia Di Rocco che non solo denuncia le condizioni inumane dei reclusi in galera, ma spiega ad una platea attenta quali saranno le prossime iniziative e mobilitazioni a favore dei detenuti.
Finalmente si è tornato a parlare di LAVORO, parola che le dx e le sx negli hanno hanno cancellato dal loro vocabolario.
Lo fa con Alessandro Vigi, portavoce del Popolo del Lavoro.
Il capitalismo stritola i lavoratori, abbassando sempre più il costo del lavoro favorendo un’immigrazione selvaggia e incontrollata creando così una vera e propria schiavitù.
Con il Professore Giuseppe Provenzale si tocca il tema dell’istruzione, non più come la creazione di futuri individui, ma una massa di lobotomizzati, svuotati totalmente del loro senso critico attraverso la loro capacità di dubitare, di ricercare il vero.
Di come non sia un caso che lo Stato negli anni abbia disintegrato il nostro sistema scolastico, i docenti non allineati ad un pensiero unico dominante e moralmente decadete e di come non si investano risorse per la scuola.
Non poteva mancare la stoccata alla sanità e al concetto di salute che questo stato ci impone.
Ad uno stato che gratuitamente cambia sesso ad un giovane ragazzo e che fa pagare 50 euro una confezione di latte in polvere, in nome di una follia gender, invertendo l’ordine naturale dell’uomo, togliendo Dio e la nostra tradizione cattolica romana dalle nostre vite.
Si è parlato di giovani, di alternative che SOVRANISMO POPOLARE propone come le palestre popolari, che tolgono i ragazzi dell’isolamento in cui lo stato li ha relegati, cercando quella aggregazione, che oggi non c’e più.
Ne ha parlato Emanuele Carchella, dottore di storia contemporanea e istruttore di primo livello di pugilato.
E qui risulta più chiaro il grande risultato di SOVRANISMO POPOLARE e di Castellino. Unire finalmente in una classe di dirigenti, quadri e militanti politici esponenti dai mondi forse più diversi e in antitesi, provenienti dalla Rash Roma, come ad esempio Emanuele Carchella e Luca Morelli, dalla Fiamma, come Michele Di Lazzaro, nazional popolari come Saverio Di Palma, dall’ex PCI come Giulio Saraceni, Carla Peroni, ex Fgci, Vincenzo Nardulli, per la cui esperienza politica e militante guida i “senatori” di questa grande compagine.
Un abbandono totale ai vecchi schemi del 900 riconoscendo nelle dx e nelle sx le due ali di quella stessa aquila neo liberale capitalista.
Viene rilanciata la Militanza come mito capacitante, che unisce Sodali, Consimili, un avanguardia politica, culturale e militante, che tra azioni, lotte sociali, mobilitazioni generali e popolari, è padrona del proprio destino.
Conclude la giornata il Capo Politico di SOVRANISMO POPOLARE, Giuliano Castellino, che come sempre infiamma una platea mai stanca di ascoltarlo, col suo carisma, la sua estrema cultura e con un passato pieno di lotte sociali, al fianco degli ultimi, contro uno Stato feroce, forte con i deboli e debole con i forti.
Affronta discorsi di geopolitica, parla di guerra, di Medio Oriente, di Africa in rivolta.
Sottolinea come SOVRANISMO POPOLARE sia pronto ad affrontare questa grande sfida perché da 30 anni a sostegno degli sfrattati, dei disoccupati, degli italiani in difficoltà, dei nostri agricoltori, alla ricerca di una giustizia sociale ormai divenuta chimera.
Grazie a queste lotte SOVRANISMO POPOLARE ha un radicamento nelle periferie e tra i proletari senza precedenti.
Uomini e donne di popolo che mettono a disposizione la loro militanza, il loro lavoro, le loro esperienze politiche e culturali per il popolo, e per la nazione.
Ridare lavoro, pace, giustizia sociale e libertà, perché questo è l’obbiettivo di SOVRANISMO POPOLARE.
Tra applausi scroscianti si è potuto sentire il vento CONTRO RIVOLIZIONARIO soffiare forte….
Un vento sovranista….
Un vento popolare…
Il guanto di sfida è stato gettato…
Siamo pronti alla battaglia…
Che Dio ci benedica tutti…
Il nostro giorno verrà!