Giuliano Castellino
La Russia da giorni si è resa conto che per mettere fine alla guerra è necessario attaccare l’Ucraina.
Mosca non avrebbe mai voluto una guerra vera, ma la provocazione occidentale di far attaccare la Russia è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Da giorni l’Ucraina è sotto bombardati russi.
Si susseguono ondate di missili, droni, bombardieri e Mig su 15 regioni, tra cui quella della capitale Kiev.
Danni enormi alle centrali elettriche ed idriche.
Gli americani, da sempre, prima di invadere un paese da sottomettere e rapinare, si fanno precedere da giorni e giorni di bombardamenti a tappeto che distruggono tutte le infrastrutture, e preparano il terreno ad una facile invasione.
Ricordiamo il mese di bombardamenti che precedette l’invasione dell’Iraq, dove il paese abbastanza modernizzato venne riportato all’età della pietra con le donne a raccogliere l’acqua dalle pozzanghere.
Orbene quando a febbraio del 2022 la Russia fu costretta ad intervenire in Ucraina per evitare che i banditi occidentali gli mettessero basi militari dietro le porte di casa, Putin scelse “l’operazione speciale”, azione limitata, non avendo alcun interesse a prendersi territori ucraini, tranne a mettere in salvo quelli del Donbass con i suoi residenti russofoni.
Ma la Russia forse aveva sottovaluto la volontà degli occidentale di scatenare una vera e propria nuova e terza guerra mondiale.
Gli atlantici hanno da prima rifornito (senza sosta e con continuità) l’Ucraina di armi.
Di ogni genere e portata, ingrassando il capitalismo bellico e le industrie delle armi.
Oggi, dopo oltre 500.000 ucraini morti, gli occidentali continuano a rifornire armi, ma anche soldati (mercenari!).
Gli uomini ed i mezzi della Nato sono ormai i protagonisti di questa guerra.
Mercenari americani, inglesi, francesi e tedeschi sono stati in prima fila nel suicida attacco contro la Russia.
Insomma, non solo vogliono prolungare la guerra fino all’ultimo ucraino per continuare a vendere armi a Kiev, ma vogliono una escalation mondiale.
Ormai è Terza Guerra Mondiale, ma i media di regime ci parlano di quanti soldi la Meloni ha regalato all’estrema destra italiana oppure se qualcuno ha ricordato Ettore Muti.
Magari sorvolano su stupri di gruppi effettuati da giornalisti di La7 e di Domani. Non ci dicono dell’invasione sionista della Cisgiordania.
E sulla Guerra Mondiale cala il silenzio.
Sanno benissimo che il popolo vuole pace, pane e libertà.
Per imporre guerra, povertà e schiavitù servono pennivendoli pronti a sostenere le follie guerrafondaie ed imperialiste del globalismo.