ISRAELE ATTACCA PRIMA IL LIBANO E POI UCCIDE IL CAPO DI HAMAS IN IRAN: È GUERRA TOTALE ORMAI
Guerra in Medio Oriente. Il leader di Hamas Ismail Haniyeh è stato colpito e ucciso in Iran.
Hamas: “Attacco sionista, non resterà impunito”.
Ieri sera Israele ha attaccato Beirut.
Secondo fonti israeliane sarebbe rimasto ucciso il numero 2 di Hezbollah.
A tre giorni dalla morte dei bambini drusi a Majdal Shams, nel Golan settentrionale, la rappresaglia israeliana è arrivata.
Durissima e feroce come sempre.
Una potente esplosione ha colpito, ieri in serata, la roccaforte dei miliziani sciiti filoiraniani a Beirut: obiettivo il Consiglio della Shura di Hezbollah oltre che la sala operativa del braccio militare del partito di Dio e delle Guardie rivoluzionarie iraniane, Fuad Shukr, n. 2 delle milizie di Hassan Nasrallah.
Secondo Hezbollah, Israele ha fallito, ma altre fonti riferiscono della sua morte.
Dal Libano è arrivata subito la rispostia: lancio di missili sul Nord di Israele.
Anche l’Iraq ha condannato il raid su Beirut.
Ma non solo fuoco tra Hezbollah e sionisti, Israele nelle ultime ore ha attaccato anche l’Iran.
Il leader di Hamas Ismail Haniyeh è stato colpito e ucciso proprio in Iran.
Dura la risposta di Hamas che ha dichiarato: “Attacco sionista, non resterà impunito”.
Le Guardie della Rivoluzione Islamica hanno riferito che la residenza del capo di Hamas “è stata colpita a Teheran e, a seguito di questo incidente, lui e una delle sue guardie del corpo sono stati martirizzati”.
Pesantissime le parole dei leader dell’esercito israeliano: “Non c’è luogo dove Israele non possa colpire!”
L’Idf, ha affermato di non cercare la guerra, ma che è pronta e preparata per farla.
Una dichiarazione molto dura che getta benzina sul fuoco dopo una serata di bombardamenti sul Libano e l’attacco contro Hamas in Iran.
Ormai Israele ha dichiarato guerra a tutto il mondo arabo.
In questo momento non c’è nazione del Medio Oriente che non sia stata coinvolta nel conflitto contro Israele.
Tel Aviv, dopo aver raso al suolo Gaza, fatto oltre 60.000 morti palestinesi in 9 mesi, ha in questo periodo colpito lo Yemen, la Siria, il Labino, l’Iran e l’Iraq.
Questa situazione ha scatenato anche la dura reazione della Turchia.
Il suo Presidente è arrivato addirittura ad affermare di voler invadere Israele per fermare il genocidio del popolo palestinese e bloccare la violenza imperialista di Israele.
Ormai è guerra aperta e totale.
Con Israele che ha deciso di accelerare la via del conflitto.