Raid israeliano a Hodeida in Yemen, roccaforte Houthi: colpito porto chiave nel Mar Rosso. «Morti e feriti».
Netanyahu pronto alla guerra su vasta scala: «Combattere l’Iran e le sue metastasi»
Giuliano Castellino
Ormai è guerra totale. Israele ha attaccato – ferocemente – lo Yemen.
Ci sono stati numerosi morti e feriti nei raid aerei israeliani sferrati sulla città portuale di Hodeida, nello Yemen occidentale, in risposta al drone lanciato dai miliziani sciiti Houthi contro Tel Aviv, che ha causato la morte di un cittadino israeliano.
Lo ha reso noto il ministero della Sanità dello Yemen guidato dagli Houthi senza indicare un bilancio.
Hanno colpito il porto di Hodeidah sul Mar Rosso, nello Yemen occidentale.
L’emittente Al Arabiya ha riferito che nei raid è stato colpito un deposito di carburante e raffinerie di petrolio.
L’azione sarebbe stata condotta da 12 aerei israeliani, tra cui F-jet 35.
L’attacco ha preso di mira anche la centrale elettrica di Ras Khatib, utilizzata per generare elettricità per la città di Hodeidah.
In tutto il Medio Oriente sono visibili gli incendi e le fiamme.
Un inferno!
Quasi un messaggio messianico che Israele ha voluto mandare a tutto il mondo arabo.
«Chiunque desideri vedere un Medio Oriente stabile e sicuro – dovrebbe opporsi all’asse del male iraniano e sostenere la lotta di Israele contro l’Iran e le sue metastasi: sia nello Yemen, sia a Gaza, sia in Libano, ovunque». Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu, sempre più deciso a scatenare una guerra totale in tutta la zona.
«Questa operazione – ha aggiunto – ha colpito obiettivi a 1.800 km dai nostri confini. Rende chiaro ai nostri nemici che non esiste luogo in cui non possa arrivare il lungo braccio dello Stato di Israele».
Gli Usa hanno dato il loro ok.
Per il momento non sembrano coinvolti nell’attacco altri alleati di Tel Aviv.
Perché il porto di Hodeida?
Perché è cruciale per gli Houthi, è uno dei più grandi e importanti porti dello Yemen.
Ha infrastrutture per la movimentazione di merci generali, container e navi cisterna.
È dotato di un’area di stoccaggio, gru portuali e altre attrezzature per il carico e lo scarico delle merci.
È di vitale importanza per lo Yemen non solo come punto di accesso per beni essenziali e aiuti umanitari, ma anche come asset strategico ed economico.
Il suo controllo è cruciale per gli Houthi, sia per sostenere le loro operazioni militari sia per mantenere una leva politica significativa nel conflitto in corso.
È la porta d’ingresso per le armi e nodo di accesso al Canale di Suez.
È stato colpito il cuore dello Yemen.
Un funzionario dei ribelli Houthi dello Yemen ha avvertito che Israele pagherà per i suoi attacchi di oggi sulla città portuale di Hodeida controllata dai ribelli sostenuti dall’Iran.
«L’entità sionista pagherà il prezzo per aver preso di mira le strutture civili e noi risponderemo all’escalation con un’escalation», ha detto Mohammed Al-Bukhaiti, membro del politburo Houthi, sul suo account X.
Ormai è guerra!
Non solo in Palestina.
Anche in Libano, Siria e Yemen.
Con Iran e Iraq ad un passo dallo scontro…