Qualche ora fa, durante un comizio in Pennsylvania, un cecchino ha sparato a Donald Trump.
L’ex presidente è stato colpito all’orecchio destro.
Il cecchino è stato ucciso.
La distanza dalla presunta posizione del tiratore al podio è di 130 metri.
Il cecchino ha mancato il bersaglio, colpendo l’uomo in piedi dietro Trump.
“The Donald” è vivo, ma il messaggio è comunque arrivato.
Da qui a novembre può succedere di tutto.
Faranno tuttavia il possibile perché Trump non diventi presidente.
Ecco le prime parole del leader repubblicano: “Voglio ringraziare i servizi segreti degli Stati Uniti e tutte le forze dell’ordine per la loro rapida risposta alla sparatoria appena avvenuta a Butler, in Pennsylvania. Soprattutto, desidero esprimere le mie condoglianze alla famiglia della persona morta durante la manifestazione, nonché alla famiglia di un’altra persona rimasta gravemente ferita.
È incredibile che un atto del genere possa accadere nel nostro Paese. Al momento non si sa nulla dell’uomo che ha sparato; è già morto. Mi hanno sparato un proiettile che mi ha perforato la parte superiore dell’orecchio destro. Ho subito capito che qualcosa non andava, ho sentito un fischio, degli spari e subito ho sentito il proiettile lacerarmi la pelle. C’era una forte emorragia e poi ho capito cosa stava succedendo. DIO BENEDICA L’AMERICA!”