L'Italia Mensile

CAMBIARE TUTTO PER NON CAMBIARE NULLA: Analisi del voto francese

Nicolas Gabrielli, coordinatore nazionale Dsp-giovani.

Il voto francese di domenica scorsa, che ha visto trionfare il ‘nuovo fronte popolare’ (composto da forze che oscillano dai verdi ai socialisti) è la plastificazione di ciò che diciamo da anni: la dicotomia destra/sinistra non funziona più.
E vi spiego il perché.

Se in Francia abbiamo assistito a mobilitazioni di vario genere contro il pericolo ‘nero’ rappresentato dalla Le Pen e dal suo partito, dall’altra abbiamo visto alle urne vincere forze che oggi sostengono NATO, guerra, multinazionali e lo svuotamento delle istituzioni democratiche.
I veri problemi dei nostri decenni, altro che “pericolo fascista!”

Macron , esattamente come Draghi nel nostro paese, rappresenta il potere finanziario e atlantista, nemico dei popoli europei.

In Francia, così come in Italia, non cambierà nulla finché si alterneranno al potere queste forze, che litigano sulle questioni civili, perché sui temi essenziali sono la stessa cosa.
E cosi, quelle grandi mobilitazioni a suon di ‘siamo tutti antifascisti’ finiranno per riconfermare lo status quo delle cose.

Come Democrazia Sovrana Popolare il nostro obiettivo è quello di costruire un fronte con forze che ad oggi combattano lo strapotere del capitale finanziario e il predomino statunitense nel mondo.

Oltre la destra e la sinistra.
Per il sovranismo popolare.

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