Il nostro obbiettivo è la costituzione di forze che abbiano come orizzonte la sovranità popolare contro il pericolo più grande rappresentato dalla violenza della Nato e della grande finanza, non da fantomatiche camice nere o brune che non esistono più.
Adesso in Francia ci saranno i tentativi di rianimare un sistema che non funziona più e lo scontro istituzionale si sposta nelle aule del Parlamento Europeo e nelle elezioni negli Stati Uniti.
Quali sono i punti programmatici fondamentali di Democrazia Sovrana Popolare?
Stiamo lavorando ad un agile programma che parta dalla sovranità come elemento fondamentale per arrivare alla vita quotidiana di tutte le persone: il rilancio della Sanità Pubblica che, dopo la vergognosa vicenda della cosiddetta pandemia, porti ad un azzeramento dell’affido alle Regioni di questa fondamentale elemento di civiltà per il nostro popolo, ricentralizzando anche in maniera utile ed efficiente una sanità nell’ottica più della qualità della sovranità nazionale che non dei nuovi centri di potere che si verrebbero a creare con l’autonomia differenziata.
Il tema del lavoro, della piena occupazione che, anche grazie all’innovazione tecnologica, potrebbe consentire di valorizzare il lavoro, producendo tutti, lavorando meno e vivendo meglio. In tal senso vogliamo anche ricordare la spina dorsale della forza produttiva del Paese, la piccola e media impresa che è stata sempre messa da parte per favorire gli Agnelli, gli Elkann ed i Benetton, che nulla hanno portato al Paese tranne che sottrarre finanziamenti per produrre loro profitti.
In ultimo, ma non ultimo le nuove generazioni, che devono smettere di emigrare, devono riprendere il controllo del loro futuro, partendo dalla valorizzazione della formazione, con paghe più alte per gli insegnanti, aiutando i più deboli, dagli anziani agli invalidi, e garantendo case popolari e servizi pubblici per le fasce disagiate, rimettendo il tema della sicurezza di ogni cittadino come centrale nella disordinata vita delle nostre città. Per fare questo serve smetterla di dare importanza alla pseudocultura del politicamente corretto in termini generali e bloccando l’immigrazione selvaggio come punto in particolare.
L’Africa va lasciata agli Africani, che devono avere il controllo delle risorse e delle materie prime dei loro paesi per impedire che l’economia liberista ci obblighi allo scontro tra poveri usando gli immigrati come “esercito industriale di riserva”teso a ridurre salari e diritti per tutti i lavoratori.
Solo con una vera democrazia sovrana popolare potremmo arrivare a questi risultati.
Ci vorrà del tempo ma questo è il futuro della nuova politica.
(https://t.me/DemocraziaSovranaPopolare)