L'Italia Mensile

SABATO AL FARO DEL GIANICOLO: AMNISTIA SUBITO!

SOLIDARIETÀ CON I DETENUTI DI REGINA COELI IN PROTESTA.

VIOLATI I DIRITTI UMANI,
LA CARCERAZIONE NON PUO’ ESSERE TORTURA!

CON LE FAMIGLIE DI CHI HA PERSO UN CARO NELLE PATRIE GALERE.

Da giorni i detenuti del carcere romano di Regina Coeli hanno abbracciato la via della protesta per le condizioni disumane in cui versa il penitenziario.

I media di regime – come sempre – hanno criminalizzato protesta e mobilitazione.
I pennivendoli al soldo del padrone del vapore come sempre hanno da scagliarsi contro gli “ultimi”.

Ma fuori oltre la cinta delle mura e le sbarre c’è la voce di chi ancora crede nei diritti umani e solidarizza con i fratelli delle carceri.

La voce di chi crede che la galera è solo lo strumento della tirannia liberal-capitalista per rinchiudere oppressi, sfruttati e dominati unici pericolo per il sistema.

Le carceri italiani sono lager.

Le destre forcaiole – “ordine… giustizialismo e disciplina” fascinate dal culto dell’orpello e della divisa – sono contro i detenuti in lotta.
Le destre che sfoggiano consenso quando sotto il tritacarne delle toghe e nell’inferno delle carceri finiscono i poveracci… sono pronte a diventare garantiste solo quando qualche buon giudice tocca la loro casta.

Le sinistre invece ormai sono unicamente la rappresentanza della borghesia, dei salotti radical-chic e dei saloni del perbenismo e dei benpensanti oggi pronte unicamente a richiedere “sicurezza” altra faccia della medagli delle destre repressive.

Non sono oramai più con “popolo e proletariato”.

Le carceri italiane sono le peggiori d’Europa!

Carenza di personale, lenzuola cambiate ogni 15 giorni – nonostante le temperature africane – igiene vergognoso, personale sanitario assente. Abusi.

Di notte se un detenuto si sente male si può considerare morto.
Celle da due diventate da sei: da due brande sono passate prima a quattro ora a sei.
Troppo spesso ci si dimentica che in carcere ci sono padri, figli, fratelli.
Uomini e donne che devono pagare il loro conto con la giustizia con la privazione della libertà, non certo con la cancellazione di ogni basilare diritto umano… vivendo una costante tortura.

In questi giorni il grido di rabbia dei detenuti di Regina Coeli è stato raccolto da NOI romani e da tante associazioni che da tempo si battono per i diritti dei detenuti, che non lasceremo solo chi lotta per la dignità.

Sabato, dalle ore 14, assemblea popolare al Faro del Gianicolo con le famiglie che hanno perso un loro caro nelle Patrie Galere.

Dalle ore 16 mobilitazione di solidarietà con i detenuti di Regina Coeli.

Un solo grido da Regina Coeli a tutta Roma, da Roma a tutta Italia: AMNISTIA SUBITO!

Da inizio anno sono 101 i morti, di cui 52 dichiarati “suicidio “( molti in fase di indagini ) un tragico bollettino!
La strage va fermata!

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