L'Italia Mensile

INTERVISTA A UNA MADRE PALESTINESE…

Voci da Gaza…

Adel Ahmad

37 madri vengono ammazzate ogni giorno nella Striscia di Gaza. A ricordalo, in occasione della Festa della Mamma che in Medio Oriente cade il 21 marzo, è la Mezzaluna Rossa palestinese.

“Per questa celebrazione – racconta Um Adel (nome di fantasia) mio figlio mi regalava un vestito o dei fiori. Io ero felice”. Ma oggi, dice, “non c’è nessuna giornata della mamma perché abbiamo bisogno della misericordia di Dio e della fine della guerra”.

Per Um Adel, 77 anni, rifugiatasi con altre centinaia di migliaia di palestinesi a Rafah, città al confine con l’Egitto, c’è solo il desiderio di “tornare a casa propria, ormai diventata un ammasso di macerie e sabbia, e di veder finire il conflitto”.

Anche per lei il senso di spaesamento, dato dallo sfollamento forzato, è forte.

“Questo posto non mi appartiene – sottolinea seduta in una delle numerose tende per rifugiati –, voglio tornare al mio villaggio!”.

Era una festa bellissima e la memoria di questa celebrazione la racchiudevo nelle foto che tenevo a casa”.

I nostri figli passavano da noi a casa, portandoci dei doni”, mentre ora non è così.

La madre palestinese, spiega, “merita solo cose belle perché è differente da qualsiasi altra donna nel mondo. È paziente con se stessa e gli altri, capace, davanti al dolore, di consolare mentre continua a vivere nella privazione e nell’attesa della pace”.

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