Giuliano Castellino
Il 9 ottobre è stata una grande mobilitazione di popolo.
Liberi e liberatori contro la tirannia sanitaria, le follie globaliste e l’apartheid del Green Pass.
Una Pentecoste di Libertà, una Comunione di Liberazione!
Punto!
Tutto il resto non è mai esistito se non nella testa di repressori, criminalizzatori e mostrificatori.
Il 24 aprile (vera giornata della liberazione
…) la Corte Suprema ha annullato le condanne per devastazione.
Quel giorno a Roma non ci furono devastatori.
Questa vittoria – che ristabilisce verità giuridica e storica – non deve modificare di un centimetro la nostra linea.
Il 7 marzo del 2020 abbiamo deciso di andare oltre…
Pur originati e forgiati nelle lotte nazional-popolari, al golpe globale del Great Reset abbiamo deciso di rispondere schierandoci nel fronte internazionale di resistenza.
Oggi siamo sull’orlo di una terza guerra mondiale e la visione multipolare e la Quarta Teoria Politica rimangono il nostro faro.
Alexandr Dugin la nostra stella cometa!
Passi indietro non se ne fanno.
Lasciamo a movimenti terminali e residuali il gioco de “il 9 ottobre è nostro” , oppure “noi non siamo quelli del 9 ottobre”.
Il 9 ottobre è stata la giornata del popolo.
Un popolo che ha superato il 900, è andato oltre le ideologie, si è schierato contro le destre e le sinistre.
E noi siamo figli di quel 9 ottobre…
Siamo quelle radici profonde che non gelano mai!
Ora per quel 9 ottobre c’è ancora un nostro sodale e consimile recluso nelle Patrie Galere.
Nessuno di noi sarà libero finché non lo sarà anche Fabio!
Il domani appartiene a noi.