Nicola Trisciuoglio
Nel Libro d’Avventure…
una pagina di “Storia”…
“Quei bravi ragazzi del 9 ottobre”…
Per la Cassazione… NON FU DEVASTAZIONE…
I marmi della Corte Suprema impongono religioso silenzio…
Nel grande spiazzo rendo omaggio a Marco Antistio Labeone immenso giurista repubblicano di origine sannita nato all’incirca nel 43 a.C. immortalato nella pietra dal Benini…
Un precursore dell’ermeneutica bettiana il cui pensiero fondava sull’analogistica in grammatica e nel diritto…
Nell’emiciclo della I Sezione della Corte il mio sguardo si perde nei marmi di Roma…
Poi… finalmente ha inizio…
Le Relazioni dei Consiglieri sono superficiali… hanno scarsa attenzione per gli elementi fondanti delle tesi difensive a confutazione della sentenza della Corte di Appello Capitolina che ha confermato le sentenze degli abbreviati…
Maledetti abbreviati!
Uno sfregio al buon senso del diritto…
Nulla mi farà cambiare idea che la scelta fu improvvida!
Essere subentrato nei processi in fase di appello fu decisione di pura incoscienza…
Lo scontro con la Procura Capitolina e la Corte per riaprire il dibattimento sulle nuove prove che intanto maturavano nei giudizi in regime ordinario, fu violentisssimo fino alla richiesta del P.G. di rimettere gli atti alla Procura di Perugia per la mia difesa di Massimiliano Ursino… con l’accusa di calunnia nei confronti della Procura…
La requisitoria del Procuratore Generale appare subito come una difesa disperata della sentenza d’appello.
Apparentemente aggredisce i motivi di ricorso, ma nella sintesi giuridica è un mero tentativo avvilente di giustificare le evidenti crepe della motivazione della Corte d’Appello come una superfetazione motivazionale. Una tracotante contraddizione in temrini.
Dopo le parti civili costituite tra cui l’A.N.P.I. … tocca alle difese…
L’Avv. Lorenzo Contucci… per Fabio Corradetti…
Una arringa apparentemente minima ma di una precisione che impietrisce la Corte in punta di fioretto… una analisi puntuale della giurisprudenza della Prima Sezione della Corte innanzi la quale ci troviamo… sullo stesso tema che oggi viene trattato… che evidenzia laconiche contraddizioni… e indica parametri di riferimento inoppugnabili…
Poi il sipario si apre… la scena è del Prof. Avv. Carlo Taormina… ancora in difesa di Fabio Corradetti…
Oltre quaranta minuti di perorazione di passione che magistralmente sgretola punto a punto l’assurdo giuridico della sentenza della Corte d’Appello… una lezione di diritto allo stato puro…
Oggi non è in giuoco il solo destino degli imputati… ma il destino dei “cattivi ragazzi del 9 ottobre” tutti nessuno escluso…
Mi scorrono innanzi come in un film le immagini delle visite al carcere di Poggioreale… insieme al “Prof”… ai martiri di quel giorno di Pentecoste di Libertà… i colloqui con Castellino, Fiore, Aronica, Lubrano… Passaro… a Palermo con Ursino… ed ancora con Fiore a Frosinone dove venne trasferito e poi ancora con gli altri a Rebibbia… ed ancora con Savaia… Toia… dopo essere succeduto ai loro precedenti difensori.
Oggi si combatte non solo per gli imputati… ma anche per loro… e per tutti gli altri…
La mia sciocca superstizione mi fa scegliere sempre di essere il terzo nelle discussioni…
Tocca a me… per Savaia… Toia… Ursino…
L’Avv. Chiesi… mi ha sussurrato… prima che prendessi la parola…
“Oggi vinciamo… è sicuro”…
Incontro lo sguardo di assenso di mia moglie…
Ho stile diverso dagli altri…
Io non amo il fioretto… amo la sciabola… costi quel che costi… è il mio modo d’essere… di vivere la professione come “soldato” a difesa di una idea…
Al fine sembra abbiamo… prima di me gli altri difensori e poi anch’io… destato più di una mera attenzione nei Giudici…
Osservo a tinte forti e senza giri di parole… di come l’ordine pubblico attinto concettualmente da una norma delle preleggi abrogata del Codice Civile posto a base dei comportamenti degli imputati che giustificherebbe l’applicazione della fascistissima norma della devastazione (art. 419 c.p.) non è una abnormità “esondante” della motivazione della Corte d’Appello ma una “castroneria” che senza mezzi termini sbatto in faccia alla Corte al pari della istituzionalizzazione del sindacato C.G.I.L. … Siamo di fronte alla creazione di una “dottrina nuova” che dovremmo accettare fideisticamente…
Mi astengo dall’inveire oltre… ma non riesco a digerire che il P.G. definisca il discorso di Castellino “la chiamata alle armi per la devastazione”…
Io difendo “i bravi ragazzi del 9 ottobre”… una festa di popolo… non dei delinquenti come vuole la narrazione mediatica imposta dal potere che quel giorno vacillò innanzi i centomila di Piazza del Popolo…
Ed allora mi tocca stigmatizzare… poi concludo…
Andiamo via…
Mi rintano nel mio studio… in attesa della sentenza… che tarda…
Alle otto della sera sono sul treno che mi riporta a casa…
Poi la telefonata che squarcia il cielo plumbeo che oscura il paesaggio nel quale sfrecciamo… ed è come se d’improvviso sorgesse il sole…
“Avvocato abbiamo vinto… ANNULLAMENTO CON RINVIO su tutti i capi di imputazione per Savaia… Toia e Ursino…”…
E non nascondo che i miei occhi si son riempiti di lacrime…
Ma adesso il pensiero è già alle battaglie che verranno ed a Nuove Avventure…
Per oggi va bene così per… “Quei bravi ragazzi del 9 ottobre”…