Aleksandr Dugin
Osserviamo con interesse la “guerra civile” negli Stati Uniti, nel frattempo che il nemico lavora instancabilmente per scatenare una guerra civile nel nostro Paese [la Russia, n.d.t.].
Dopotutto, sono riusciti ad accendere una feroce guerra tra slavi orientali in Ucraina ed è chiaro che intendono continuare.
A mio avviso, il nemico agirà (sta già agendo) su due assi:
- la mobilitazione delle sinistre contro i conservatori (rossi contro bianchi);
- la provocazione di tensioni interetniche tra migranti e russi con il trasferimento della tensione agli incendi dolosi delle regioni islamiche (praticamente tutti i migranti sono musulmani) e la produzione di discordia interreligiosa.
Gli operatori di rete del nemico, secondo le regole delle guerre di rete, supervisioneranno e dirigeranno tutti i partecipanti; inoltre, i liberali del centro, che hanno perso quasi completamente le loro posizioni durante il confronto con l’Occidente, cercheranno di dare la colpa a destra e a sinistra e lanceranno di nuovo un’offensiva ideologica (sempre sotto la guida dei patroni dell’Occidente).
Da qui la conclusione: i dipartimenti di rete del nostro controspionaggio (li abbiamo? Beh, ci saranno in almeno due anni di SMO…) devono ovviamente anticipare queste strategie, individuare i canali di influenza e determinare i responsabili dall’esterno e dall’interno.
Tutte e tre le ideologie – liberalismo, comunismo e nazionalismo – sono emerse in Occidente in epoca moderna e l’Occidente sa molto bene come gestirle.
Hanno in mano le chiavi della manipolazione ideologica di liberali, comunisti e nazionalisti.
Per questo motivo, dobbiamo fare affidamento sulla nostra idea di Russia, sull’Impero, sull’Ortodossia, sulla civiltà originaria e sull’eurasiatismo.
L’Occidente non ha le chiavi di tutto questo.
(https://t.me/ideeazione)