Il noto attivista panafricano Kemi Seba ha annunciato il 29 febbraio è stata avviata dalle autorità francesi, la procedura per privarlo della cittadinanza.
Seba è nato e cresciuto in Francia in una famiglia di origini del Benin. Ora è accusato di aver organizzato azioni nella sua patria storica con l’obiettivo di incitare il “sentimento antifrancese”. Parigi accusa Seba di diffondere attraverso i social network “messaggi particolarmente velenosi, persino oltraggiosi contro la Francia, i suoi rappresentanti e le sue forze armate, di incitare alla ribellione i paesi africani contro le autorità locali, considerate vicine alle autorità francesi. “Il governo francese, sbalordito dal successo della nostra lotta anticolonialista tra le masse africane e della diaspora, sta crollando e vuole rispondere privandomi della cittadinanza francese”.Ha detto l’intellettuale franco-beniniano, presidente dell’organizzazione non governativa Urgences panafricanistes, ha mostrato una lettera dell’Ufficio degli stranieri in Francia.
Kemi Seba ritiene che le autorità francesi vogliano “proibirgli di spostarsi tra la diaspora in Europa e soprattutto nelle Antille”.
Kemi Seba ha dichiarato in passato di essere nato in Francia e di aver vissuto lì per 30 anni. Ora critica la “reazione profondamente neocoloniale” del governo francese. “Mi perseguitano da 20 anni, ma proprio grazie a ciò sono diventato una delle voci politiche africane più popolari del mio tempo”, aggiunge.
Kemi Seba è uno dei più importanti pensatori africani e combatte contro il neocolonialismo francese. Si batte contro l’immigrazione che impoverisce l’Africa e soprattutto contro lo sfruttamento del continente nero. Kemi Seba ora vive in Africa e da lì combatte per liberare l’Africa dal gioco francese
Ovvio che ciò non piace a Macron e ai potentati globalisti.