di Fabio C. Maguire
All’Aia, l’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche ha svolto un’indagine per appurare la responsabilità dell’utilizzo delle armi chimiche in Siria nel 2015.
La NATO, capeggiata dagli Stati Uniti, aveva incolpato il Presidente siriano Assad per aver utilizzato dei solventi chimici per disperdere le proteste anti governative nella città di Marea, nel Governatorato di Aleppo.
Questa era stata una nitida azione di propaganda posta in essere dall’Occidente per destabilizzare e criminalizzare il potere siriano che si era opposto ai piani statunitensi nella regione per quel che concerne l’estrazione del petrolio.
L’OPCW ha concluso il suo studio ritenendo che vi siano validi motivi per ritenere lo Stato Islamico in Iraq e nel Levante colpevole di aver attaccato la popolazione civile con armi chimiche il 1 settembre 2015, liquidando la versione occidentale sostenuta dalla Casa Bianca.
Secondo l’indagine, lo Stato Islamico ha utilizzato la mostarda di zolfo, erogandolo attraverso l’uso di cannoni d’artiglieria.
L’equipe ha identificato i luoghi dell’impatto, chiarendo che gli attacchi sono stati effettuati senza alcun modello di targeting distinguibile.
Ad avviso dell’OPCW nessun’altra entità possedeva i mezzi, le motivazioni e le capacità per utilizzare l’iprite di zolfò nell’attacco a Marea del 2015.
L’indagine ha portato al riconoscimento di quattro soggetti autori del delitto e altri due membri dell’ISIL sono stati identificati come i principali promotori del programma di armi chimiche del gruppo.
“L’OPCW ha raggiunto le sue conclusioni sulla base dello standard di prova noto come “ragionevoli motivi”, si legge nel documento, precisando che lo studio è stato condotto attraverso le tecniche di analisi più avanzate a disposizione degli organismi internazionali: immagini satellitari, video e foto autenticate, modellizzazione computerizzata e mappe di prima linea.
Un’altra menzogna dell’Occidente, che ha gettato fango sul regime di Assad per una decade, è stata smascherata dalle Nazioni Unite.