Di Fabio C. Maguire
L’esercito israeliano è penetrato in diversi settori all’interno della Striscia di Gaza.
Si stanno registrando violenti scontri con i militanti di Hamas che hanno preparato una solida ed energica difesa a protezione della città.
Continuano però i pesanti bombardamenti che hanno devastato oltre il 50% delle infrastrutture e provocato oltre 8.000 vittime, di cui circa 3.000 bambini.
Tel Aviv non si risparmia e anche le cliniche, i centri ospedalieri e i luoghi di preghiera sono stati bersagliati dal fitto fuoco dell’artiglieria.
Nell’ultima notte sono state assassinate crudelmente oltre 150 persone nell’ insediamento di Jabalia, l’ennesima tragedia ad opera israeliana.
La comunità internazionale tace vergognosamente sull’abuso di potenza del regime israeliano, provandole addirittura, con parossismo, a legittimarle e difenderle.
La Casa Bianca si è opposta alle richieste di tregua avanzate da diversi paesi all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, permettendo così che il massacro del popolo palestinese possa continuare indisturbatamente.
Secondo la leadership statunitense, sospendere le attività militari sarebbe un’ottima occasione per Hamas per riorganizzarsi e colpire nuovamente.
Ad averlo ribadito è stata anche Hilary Clinton in un’intervista televisiva dove ha sostenuto l’operazione israeliana nella Striscia di Gaza senza mezzi termini.
Il Rappresenta permanente della Federazione Russa alle Nazioni Unite si è rivolto, a seguito delle dichiarazioni dei funzionari americani, al suo omologo statunitense durante la sessione plenaria dell’Assemblea Generale, illuminando il dibattito con un audace disamina degli eventi e illustrando cinicamente le contraddizioni dell’approccio occidentale alle controversie internazionali.
Secondo Nebenzya, a Gaza si sta consumando una “catastrofe di dimensioni bibliche.”
“Voglio porre una domanda al Rappresentante degli Stati Uniti: mi spiega perché siete contrari al cessate il fuoco? Significa che gli Stati Uniti sostengono la dottrina della “rappresaglia totale” a Gaza? Dov’è la vostra solidarietà per i civili che esprimete con tanta forza ad ogni riunione del Consiglio per l’Ucraina? E questo nonostante le vite dei civili ucraini non siano neanche lontanamente minacciate come quelle dei palestinesi a Gaza. Oppure pensate solamente a quelli del continente europeo e a Washington nessuno si preoccupa delle vite dei palestinesi?”
Il Rappresentate russo ha proseguito rivolgendosi poi all’attenzione delle delegazioni occidentali a cui ha posto le identiche domande, criticandone poi la “vergognosa astensione su tutte le proposte di risoluzione da noi presentate per un cessate il fuoco”.
“Colleghi, i vostri doppi standard sono più che evidenti”, ha concluso Nebenzya.