di Ramona Castellino
Poche righe che speriamo siano cariche di significato, per Fares, per suo figlio e per tutto il popolo Palestinese.
Sono 75 anni che i fratelli palestinesi subiscono le violenze, le angherie, le prepotenze israeliane e dell’occidente tutto che muto è rimasto a guardare la creazione di un carcere a cielo aperto, Gaza, dove ogni diritto umano è stato annientato, cancellato, calpestato. Dove bambini, donne, anziani e uomini sono stati trattati come bestie.
Il mondo sembra essersi accorto ora di quelle violenze perpetrate, in una terra martoriata dalla prepotenza sionista, ma oggi il grido di dolore e libertà dei fratelli palestinesi sembra aver raggiunto tutto il mondo e tutti i suoi uomini liberi.
Perché caro Fares, i nostri fratelli palestinesi, il loro coraggio, la loro forza, il loro non essersi mai arresi, anche nei confronti di un invasore crudele e spietato, sono per noi faro ed esempio che la libertà è figlia del sangue e non della saliva, che va preservata, difesa e come voi conquistata.
Ci teniamo a dirti che non ci riconosciamo nelle nostre Istituzioni, vergognosamente dalla parte dei potenti, degli oppressori, dei conquistatori. Purtroppo il nostro Occidente è gravemente malato, sporco, corrotto moralmente e da culla della civiltà si è trasformato in una caricatura di se stesso, dove la vita di un bambino ucraino vale di più di quella di uno palestinese, dove Putin è un invasore pazzo ed Israele una vittima, dove un pensiero unico malato e plasmato ad uso e consumo del regime viene usato per distorcere la realtà, a piacimento dei potenti.
Se in tutto questo orrore si può cercare una nota positiva, è che a tutto questo i popoli del mondo non credono più. Israele ha mostrato all’ uomo moderno il suo vero volto e con lui l’America.
I popoli di mezzo mondo sono in rivolta, chiedono libertà e giustizia.
Chi semina odio, violenza, terrore non fa altro che rendere la sete di libertà insaziabile.
Resistete, gli uomini liberi sono con voi, per una Palestina finalmente libera, che sia l’esempio del nuovo mondo che nascerà, non più sotto il giogo capitalista e imperialista e “democratico” dei padroni del mondo.
Perché di tutto questo odio, di tutte le violenze ne risponderanno davanti agli uomini e davanti a Dio.
Con Gaza, con la Palestina fino alla vittoria.