“Io e mio fratello Arnaldo dormivamo allora nello stessa stanza, nello stesso grande letto in ferro, costruito da mio padre, senza materasso e col saccone di foglie di granturco.
Il nostro apparteamento si componeva di due stanze al secondo piano di Palazzo Varano, che era la scuola.
La nostra stanza serviva anche da cucina…
In mezzo una tavola sulla quale io studiavo…
D’inverno faceva freddo nella nostra casa affumicata, e solo la neve ci dava un pò di gioia”.
(Vita di Arnaldo, Milano 1932)
Dal popolo. Per il popolo. Vero Uomo di popolo.