Le carte segrete: “Missile, non bomba. La Francia dica la verità”
43 anni di menzogne, depistaggi, militari morti e testimoni minacciati.
Era il 27 giugno 1980 il Dc9 Itavia veniva abbattuto sul Mar Tirreno.
Anche l’inchiesta bis, è destinata verso l’archiviazione, forte dei silenzi di Parigi.
Nel cielo italiano quella sera di fine giugno 1980 era in corso uno scenario di guerra.
Aerei militari si incrociavano sul Mar Tirreno decollando dalla base francese di Solenzara, una struttura dell’Armée de l’Air situata in Corsica nel comune di Ventiseri vicina alla costa tirrenica dell’isola, e pure da una portaerei.
Ufficialmente non c’era alcuna esercitazione, ma il traffico è stato impresso dai radar e trascritto nei plot che fortunatamente gli inquirenti in questi anni sono riusciti a recuperare e analizzare.
Sul cielo italiano volavano anche aerei libici, su uno sembrerebbe ci fosse Gheddafi, il vero obiettivo dei caccia transalpini.
In questi 43 anni un muro di gomma ha soffocato la verità.
81 morti, 81 italiani colpiti e assassinati.
81 famiglie rimaste senza verità e giustizia, massacrate nel dolore, umiliate nei tribunali.
81 morti…
Aereo partito da Bologna…
Guarda un pò stesso numero di vittime e stessa città che poco più di un mese dopo vede esplodere la sua stazione…
Ustica chiama Bologna?
Non possiamo saperlo.
Quello ché è certo è che, oggi come ieri, siamo privi di indipendenza nazionale e sovranità popolare.
Che ancora oggi i morti di Ustica e Bologna reclamano giustizia e verità!
Così come tutta Italia!